... Walt Whitman


Non ci fu mai più inizio di quanto ce n’è ora,

Ne più gioventù o vecchiaia di quanta ce n’è ora,
Ne vi sarà più perfezione di quanta ce n’è ora,
Ne più cielo o più inferno di quanto ce n’è ora.

Urgere, urgere, urgere,
Sempre l’urgere procreante del mondo.

Dalla confusa oscurità gli opposti eguali avanzano,
sempre sostanza e accrescimento, e sesso,
E intrecciarsi di identità, e sempre distinzione, sempre
riproduzione.

Elaborare è inutile, dotti e non dotti sentono che è
così.

Sicuri come ciò che è più sicuro, i muri a piombo, ben
connessi, la travatura rinforzata,
Forti come un cavallo, affezionati, tracotanti, elettrici,
Io e questo mistero qui ci ergiamo.

Limpida e dolce è la mia anima, e limpido e dolce è
tutto quello che non è la mia anima.

Se manca uno, mancano entrambi, e il non veduto è
provato dal veduto,
Finché questo non diventi invisibile e debba a sua volta essere provato.

(da Foglie d'erba)




Considerato da molti il massimo poeta americano, Walt Whitman ha celebrato con i suoi versi liberi e audaci la grandezza della democrazia del suo paese e lo spirito di fratellanza che dovrebbe unire tutti gli esseri umani. Le novità di linguaggio e di contenuto hanno reso il suo capolavoro, Foglie d’erba, il titolo più importante della lirica statunitense.
Sua è la poesia "O capitano! Mio capitano!", scritta dopo la morte di Abraham Lincoln, che è uno dei riferimenti principali su cui si basa il film "L'attimo fuggente" del 1989.

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