Creatura

<<Era un giorno come gli altri nella tranquilla cittadina di Surni, i contadini zappavano i campi , le donne stendevano il bucato e i bambini giocavano allegri nei cortili.
Tutto andava a meraviglia, non c’erano mai state impiccagioni, molto frequenti nel 1854, tutti si conoscevano e andavano d’ accordo. Questa felicità però non poteva durare in eterno e a spezzarla ci pensò uno straniero proveniente da chissà dove, che arrivò nella cittadina di Surni una notte di pioggia e vento.
Tutti i cittadini si chiedevano chi fosse quello straniero che era arrivato senza preavviso, portando con sè un'aria di tristezza in tutta la città .
Dopo pochi giorni dall’arrivo dell’uomo misterioso iniziarono a sparire alcuni  bambini e gli abitanti iniziarono ad incolpare l’uomo .

Non tutti però sapevano che in quella città molto tempo prima aveva regnato un re spietato e crudele che aveva fatto uccidere moltissime donne accusandole ingiustamente di stregoneria e una di loro, Prescilla Moldoxi,  aveva giurato di tornare e uccidere tutti gli abitanti di quella cittadina a partire dai discendenti di quel re .
Dopo che furono scomparsi tanti bambini, la gente si scatenò contro l’uomo misterioso: dopo essersi attrezzati di forconi e torce lo andarono a cercare, lo trovarono disteso su un masso con in mano un libro nero di stregoneria.

Quando la gente iniziò a urlargli contro, lui si tolse il cappello e una potente aura nera e viola si scatenò contro gli abitanti, Priscilla era tornata pronta a vendicarsi, e così fece. Con le sue doti magiche fece una creatura potentissima  e pericolosa che in mezzo minuto rase al suolo l'intera cittadina e i suoi abitanti. C’erano voluti anni  e molta fatica a costruire  Surni  e  solo mezzo minuto per distruggerla . >>

Finì il nonno di raccontare, Andrea era meravigliato dalle storie del nonno che gli piacevano proprio tanto.
<< Ancora, ancora nonno, un'altra storia!>> disse Andrea
<< Mi dispiace tesoro ma è ora di andare a letto adesso, domani c’è scuola >> ribattè il nonno, poi lasciò un bacio sulla fronte del piccolo, spense la luce e prima di chiudere la porta aggiunse: <<Dormi bene piccolo >> .

Eleonora Casella

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