Cercando Alaska

Recensione libro:
titolo: Cercando Alaska
autore: John Green
genere: Romanzo

Per le vacanze ho deciso di leggere il libro “Cercando Alaska” (looking for Alaska) di John Green. Il libro parla di un ragazzo di nome Miles Halter che vive in Florida ma incomincia a frequentare una scuola in Alabama; Miles era appassionato delle ultime parole dei personaggi famosi, e decide di cambiare scuola proprio per cercare il suo Grande Forse. Qui lega subito con il suo compagno di stanza Chip chiamato “il Colonnello” e con una ragazza di nome Alaska Young. Miles, a cui viene dato il soprannome di “Ciccio”, si innamora subito di Alaska. Insieme bevono, fumano, stanno svegli la notte e inventano fantastici scherzi. Miles capisce che Alaska è troppo bella, troppo avanti per lui e inoltre già fidanzata. Ma capisce anche che è triste e odia se stessa per aver abbandonato sua mamma nel momento del bisogno e che lei non ha paura della morte, anzi alcune volte ne parla come se fosse un gioco.  
Una sera però i due si baciano e qualcosa sembra cambiare. Alaska promette a Ciccio una possibilità futura. Ma ubriaca appena arriva una telefonata inizia ad impazzire e chiede ai due, Miles e Chip di aiutarla a fuggire dal campus. I due senza pensare al fatto che era ubriaca e alle varie conseguenze l’aiutano a scappare. La mattina dopo, non vedendo più Alaska, scoprono che era morta in un incidente d’auto la sera prima. Miles, come tutti gli altri amici e sconvolto e si sente colpevole perchè non le ha impedito di guidare ubriaca. All’inizio c'è solo un immenso senso di dolore ma dopo si aggiungono i sospetti sul fatto che non si sia trattato di un incidente ma di un suicidio e la voglia di sapere como sono andate realmente le cose. Dopo vari indizi Chip e Miles capiscono cosa è successo realmente quella tragica sera.

Se dicessi che il libro non mi è piaciuto direi una vera falsità. Non avevo mai letto un libro di John Green ma trovo che sia un autore davvero affascinante. Il racconto è molto triste ma anche la storia comune di tre ragazzi che poi si trasforma in una vera e propria tragedia. Ciò fa molto pensare. Mi ha colpito particolarmente il fatto che l’autore abbia inserito diverse frasi come:
“ Se solo potessimo vedere l’infinita catena di conseguenze derivanti da ogni nostro minimo gesto. E invece ce ne rendiamo conto soltanto quando rendersene conto non serve più a nulla”. Sono frasi magnifiche che fanno riflettere  sull’importanza della vita e su quanto noi spesso la sottovalutiamo.

Martina

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