Relazione sull'incontro con gli Alpini

24 maggio 1915 - apertura del fronte Alpino
Luoghi, testimonianze, eventi del primo anno di guerra


Durante l’incontro tenutosi giovedì 20 novembre, cinque rappresentanti dell’associazione Alpini di Carpaneto sono venuti alla scuola media per far conoscere ai ragazzi delle terze il ruolo che ebbe questo corpo di fanteria durante il Novecento e approfondire gli aspetti negativi e positivi della prima guerra mondiale.

Hanno spiegato, infatti, attraverso immagini e testimonianze d’epoca, come era la vita in trincea, sul confine: dagli assalti ai rifornimenti, dalle cartine ai vestiti per mimetizzarsi meglio con nella neve.
I soldati erano impreparati rispetto agli avversari austro-ungarici abituati a combattere in montagna.
La vita era dura a partire dalle postazioni che, poichè si combatteva in montagna, andavano tutte costruite ad alta quota e in inverno sui ghiacciai.
I viveri erano razionati a causa del problema dei rifornimenti, poichè le postazioni erano raggiungibili in gran parte solo con scale di corda, anch’esse costruite dai soldati. Nel campo dei rifornimenti ebbero un ruolo importante le donne, che salivano sul fronte a piedi; e i muli, animali essenziali con cui i soldati avevano uno stretto rapporto.
Inoltre, lo spazio nelle trincee era ridotto e gli uomini erano a stretto contatto gli uni con gli altri, in condizioni igieniche precarie, causa di molte malattie.
Fame, miseria, paura, solitudine psicologia che ad alcuni fece perdere il senno: erano queste le emozioni che provavano i soldati durante la loro vita in guerra.

La medicina e la ricerca erano poco sviluppate prima dello scoppio della guerra che, in questo campo, causò diverse problematiche. Si iniziò infatti a studiare nuovi vaccini e a produrre ossigeno somministrato in caso di avvelenamento da gas. Molte le ferite da arma da fuoco, cancrene, ustioni , pleuriti, ascessi, amputazioni.
Per la prima volta si ebbe a che fare con lo shock da bombardamento, che produsse i cosiddetti “scemi di guerra”. La pandemia di febbre spagnola fece più morti della guerra stessa.
Duro anche l’attacco, che doveva essere pianificato ed era estremamente difficile, poichè si doveva attraversare un piccolo spazio, ma sotto una pioggia di proiettili in cui moltissimi rimasero uccisi. 
Nel 1916 furono sperimentati dagli austro-ungarici i gas, a causa dei loro effetti, i soldati nemici rimanevano privi di forze e  così si procedeva all’attacco nelle trincee con coltelli e baionette.
La Grande Guerra, a quel tempo,  fu rappresentata ed impressionata con dipinti e cartoline per pubblicizzare il fronte. La pubblicità raccoglieva fondi per il finanziamento della guerra attraverso le banche, ma si avvalse anche della situazione per divulgare prodotti, comune anche la satira sui soldati al fronte.

Successivamente i rappresentanti degli Alpini hanno approfondito il ruolo delle donne, definite il “perno della guerra” a causa della loro forza di volontà e dei ruoli estremamente importanti  che svolsero per il bene dei soldati, visti come persone e non macchine da guerra indistruttibili.
Esse erano organizzate viste come un’associazione paramilitare ed erano rispettate. Importante il loro ruolo nei servizi sanitari: furono più di diecimila le infermiere che costruirono ospedali da campo sul fronte che venivano poi trasferiti in convogli ferroviari o navi.
Numerose furono anche le donne che portavano rifornimenti sul fronte, interamente a piedi.
Gli approfondimenti ci sono serviti molto per comprendere meglio la realtà della guerra e di tutte le sue vittime.

Anna Guarnieri

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